Riforma della politica agricola europea, i punti chiave.

Condividi questo post:

La riforma della politica agricola comune (PAC) europea dovrà entrare in vigore dal 2014 dopo l’approvazione da parte del Parlamento Europeo e dai ministri nazionali all’interno del Consiglio.
Complessivamente costa circa 55 miliardi di euro l’anno, cioè il 40% del bilancio comunitario (solo lo 0,5% del PIL europeo).

La Commissione propone nuove strategie da realizzare dopo il 2013. La finalità comune è rendere la PAC più equa, efficiente ed efficace. Occhi puntati sul sistema dei pagamenti mediante una compensazione variabile basata sulla realizzazione di progetti più attenti alla tutela dell’ambiente, e ad una riforma complessiva dei programmi di sviluppo rurale. Quest’ultimi dovranno incentivare la realizzazione di piani riguardanti i cambiamenti climatici, le risorse idriche, la biodiversità, le fonti energetiche rinnovabili e l’innovazione.

Ecco nel dettaglio i punti chiave della riforma.

  1. Garantire un sostegno più equo, semplice e mirato: l’assistenza di base agli agricoltori non dovrà superare di 300.000 euro all’anno per azienda;
  2. Riservare il 30% dei pagamenti alle aziende che attuano pratiche ecologiche: incentivi per diversificazione delle colture, conservazione dei pascoli permanenti e salvaguardia delle aree naturali e del paesaggio;
  3. Raddoppo gli investimenti in ricerca e innovazione, adeguando la ricerca alle esigenze degli agricoltori e accelerando il trasferimento tecnologico dai laboratori alle imprese agricole;
  4. Rafforzare la cooperazione degli agricoltori, sostenendo le organizzazioni dei produttori e promuovendo legami più diretti con i consumatori;
  5. Attirare i giovani, sostenendo gli agricoltori di meno di 40 anni nei primi cinque anni di attività;
  6. Promuovere l’occupazione rurale e l’imprenditorialità, con finanziamenti fino a 70.000 euro per cinque anni per i piccoli progetti;
  7. Lotta alla desertificazione, stanziando risorse integrative a favore degli agricoltori in aree con difficili condizioni naturali;
  8. Sburocratizzazione: regole semplici soprattutto per i piccoli agricoltori che riceveranno annualmente un unico finanziamento compreso fra 500 e 1 000 euro per azienda.

Comments are closed.