Finanziamenti a fondo perduto per creare imprese agricole (seconda parte).

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Come promesso, oggi proseguiamo la serie di articoli per analizzare gli essenziali profili tecnici del decreto legislativo 185 del 2000 (Incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego). Tale provvedimento mette a disposizione un ventaglio di aiuti a favore della nuova imprenditorialità, in particolare per i giovani imprenditori, l’ampliamento e diversificazione per le imprese in attività.
Nell’articolo di ieri abbiamo visto quali sono i beneficiari ed i requisiti di accesso agli aiuti per investimenti nel settore della produzione di beni dell’artigianato e dell’industria.
Con il contributo odierno vediamo come ottenere aiuti a fondo perduto per progetti relativi ai settori della produzione, commercializzazione e trasformazione di prodotti in agricoltura.

Soggetti beneficiari

Invitalia spa concede contributi a fondo perduto e mutui agevolati per incoraggiare la nuova imprenditorialità in agricoltura.
Possono beneficiare dell’aiuto le piccole e medie imprese costituite in forma di società, comprese le cooperative di produzione e lavoro. Gli aiuti vengono concessi, inoltre, ai giovani imprenditori agricoli nonchè alle cooperative sociali di produzione di beni nel settore agricolo.

Oggetto delle agevolazioni sono:

  • investimenti nelle aziende agricole;
  • insediamento di giovani imprenditori;
  • prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo.

Aiuti agli investimenti nelle aziende agricole

L’investimento deve consentire il raggiungimento di uno dei seguenti obiettivi:

  • riduzione dei costi di produzione;
  • miglioramento e riconversione della produzione;
  • tutela e miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali.

Pertanto sono ammesse spese per la costruzione o il miglioramento di immobili, l’acquisto di macchine o attrezzature, onorari per tecnici e consulenti, trasferimento tecnologico (acquisto di diritti di brevetto, licenze, know-how, conoscenze tecniche non brevettate).
Non sono ammesse spese per l’acquisto di animali, impianti di piante annuali, drenaggi, impianti e opere per l’irrigazione, a meno che tali interventi permettano di ridurre di almeno il 25% il precedente consumo di acqua, investimenti in sostituzione.

Insediamento di giovani imprenditori

Gli aiuti in esame possono essere concessi ad agricoltori:

  1. di età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in qualità di capo di un’azienda agricola;
  2. che possiedono conoscenze e competenze professionali adeguate;
  3. che presentano un piano aziendale adeguato.

Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo

Possono essere concessi aiuti per:

  • istruzione e formazione di agricoltori e dei loro collaboratori;
  • sostituzione dell’agricoltore o di un collaboratore, in caso di malattia o nei periodi di ferie;
  • servizi di consulenza, di natura non continuativa o periodica, di carattere fiscale, legale e spese di pubblicità;
  • organizzazione e partecipazione a forum per scambio di conoscenze tra imprese, concorsi, mostre e fiere;
  • diffusione di conoscenze scientifiche;
  • pubblicazioni di cataloghi o siti web contenenti informazioni sui prodotti di una data regione.

Per questo tipo di interventi, gli aiuti coprono il 100% dei costi che vengono erogati in forma di servizi agevolati. L’importo globale non supera i 100.000 euro per beneficiario per un periodo di 3 anni.

Ammontare degli investimenti ed aiuti concedibili

L’importo globale degli aiuti concessi ad una singola impresa non può superare 400.000 euro ovvero 500.000 euro se l’azienda si trova in una zona svantaggiata.

  • Per le società, comprese le cooperative di produzione e lavoro, composte prevalentemente da soci di età compresa tra 18 e 35 anni, possono essere finanziati i progetti di investimento fino a 2.582.000 euro;
  • Per gli agricoltori di età inferiore a 40 anni, possono essere finanziati progetti di investimento fino a 1.032.000 euro;
  • A favore delle cooperative sociali, gli investimenti finanziati non possono superare 516.000 euro per nuove attività ovvero 258.000 euro per lo sviluppo e consolidamento di attività già avviate.

La domanda va presentata a mezzo raccomandata a: Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa Funzione Impresa Via Calabria, 46 – 00187, Roma.

Documentazione richiesta per accedere al finanziamento (società e singoli agricoltori)

  1. copia conforme dell’atto costitutivo e dello statuto della società;
  2. domanda di accesso al finanziamento;
  3. certificazione o dichiarazione sostitutiva in merito ai requisiti soggettivi ed oggettivi: compagine sociale costituita in maggioranza, sia numerica che di capitale, da giovani di età tra i 18 e i 35 anni;
  4. dichiarazione sostitutiva da parte dei singoli soci di non titolarità di quote e/o azioni in società o ditte individuali già beneficiarie (per creazione di nuove imprese);
  5. certificazione o dichiarazione sostitutiva in merito ai requisiti soggettivi e oggettivi (per le domande di ampliamento);
  6. dichiarazione sostitutiva da parte dei singoli soci di non titolarità di quote e/o azioni in società o ditte individuali già beneficiate (per le domande di ampliamento);
  7. fotocopia del documento di identità dei singoli soci e del legale rappresentante;
  8. studio di fattibilità del progetto, sottoscritto dal legale rappresentante della società (per creazione di nuove imprese);
  9. studio di fattibilità del progetto, sottoscritto dal legale rappresentante della società (per le domande di ampliamento);
  10. certificato registro imprese rilasciato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura.

Documentazione richiesta per accedere al finanziamento (cooperative sociali)

  1. copia conforme dell’atto costitutivo e dello statuto della società;
  2. domanda di accesso ai finanziamenti;
  3. certificazione o dichiarazione sostitutiva in merito ai requisiti soggettivi ed oggettivi per cooperative sociali di nuova costituzione ovvero già esistenti;
  4. fotocopia documento legale rappresentante;
  5. fotocopia documento soci;
  6. studio di fattibilità del progetto;
  7. certificato registro imprese o dichiarazione sostitutiva;
  8. ultimi due bilanci della cooperativa, se la domanda è presentata da cooperativa sociale già esistente.

9 commenti



  1. Gentile Raffaele Greco,

    nel ringraziarla per la professionalità del suo sito, volevo farle notare che alcuni finanziamenti da lei descritti nell’articolo non sono attivi. In particolare quelli che fanno riferimento al Capo III del D. Lgs. 185/2000, ossia quelli riguardanti i servizi agevolati fino a 100.000 Euro. Tale cosa è anche riscontrabile sul sito di Invitalia, dove si può notare che nella pagina dell’Autoimprenditorialità sono descritti e quindi attivit i Capi I,II, IV e non il III.
    Nel ringraziarla nuovamente per il suo utilissimo lavoro,

    Cordiali Saluti

    Enrico Vellante

    1. Author

      Gentile sign. Vellante,
      la ringrazio per la puntuale osservazione. Le faccio tuttavia notare che le disposizioni esaminate in questo articolo sono quelle del Capo I del decreto legislativo 185 del 2000, che premia le nuove iniziative imprenditoriali di giovani e società con prevalenza di soci di età compresa tra i 18 ed i 35 anni nel settore della produzione di beni, nel settore agricolo, artigianale e industriale (articoli 5 e 6).
      La sua puntalizzazione è opportuna per far notare a chi ci legge la diversa destinazione delle disposizioni del Capo IV, che incoraggiano il subentro di giovani imprenditori agricoli nelle aziende al familiare già esistenti (articoli 9 e 10) cui non fa richiamo il sito istituzionale di Invitalia spa come da lei segnalato.


  2. Buongiorno.Chiedo cortesemente se sono previsti aiuti anche a fondo perduto,per l acquisto di terreni agricoli o di aziende agricole da paerte di giovani quindi entro i 40 anni di eta che vogliono iniziare una attivita nel settore agricolo,regione Veneto.Ringrazio.Saluti.

    1. Author

      Gentile Sign. Emanuele le annuncio che le misure proposte da Invitalia per l’autoimprenditorialità ed autoimpiego non consentono di ottenere risorse per l’acquisto di terreni o aziende. I finanziamenti, in parte a fondo perduto ed in parte mitui agevolati, permettono di dotarsi delle attrezzature dei beni che materialmente consentono all’impresa di realizzare il prodotto da mettere sul mercato.
      Oltretutto bisogna considerare che l’attività deve essere avviata ex novo, senza alcuna possibilità di trasferimento da un titolare ad un altro.
      Per ogni altro chiarimento sulle misure Invitalia può inviarmi una mail privata attraverso l’apposito modulo contatti. Sarò lieto di aiutarla.

  3. non è un commento ma una domanda:
    come si devono certificare le conoscenze e le competenze professionali adeguate
    grazie per la risposta
    fabio

    1. Author

      Dopo l’esame positivo dell’istanza di accesso ai finanziamenti, Invitalia invita il candidato a sostenere un colloquio informale al cospetto di apposita commissione. E’ nel corso di tale colloquio che il candidato deve dimostrare di avere idonee conoscenze e competenze professionali (titoli e/o esperienze lavorative) per lo svolgimento dell’attività che si accinge ad avviare. Qualora il colloquio abbia esito favorevole si procede alla sottoscrizione del contratto che lega il candidato a Invitalia. Da quel momento si può dire avviata la procedura di liquidazione delle somme chieste a finanziamento.

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