Fep Campania Misura 4.1, finanziamenti fino a 2.000.000 per lo sviluppo delle aree costiere.

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Con il decreto dirigenziale n° 603 del 19 dicembre 2011 la Regione Campania ha pubblicato il bando per l’attuazione della misura 4.1 del Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013.
La misura, intitolata allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca, consente di ottenere finanziamenti fino a 1.712.000 euro per realizzare 5 Piani di Sviluppo Locale al fine di rilanciare reddito e qualità della vita nei comuni costieri.

Per usufruire dell’aiuto, in ogni area di potenziale interesse (vedi il dettaglio in fondo all’articolo) deve costituirsi un Gruppo di Azione Costiera (GAC) incaricato di definire il piano di sviluppo locale purchè così composto:

  • 20-40% rappresentanti del settore pesca, tra gli altri, associazioni di categoria del settore pesca ed acquacoltura, organizzazioni professionali, pescatori professionali, acqualcotori singoli ed associati;
  • 20-40% rappresentanti di enti pubblici e comuni costieri del gruppo di azione costiera (Gac) di riferimento;
  • 20-40% rappresentanti di componente privata quali enti ed associazioni che esprimono interessi di natura ambientali, economici, produttivi, sociali nel territorio del Gac.

Il Gruppo di Azione Costiera deve garantire coerenza geografica, economica, sociale e rappresentare una popolazione residente superiore a 30.000 abitanti.

Misura 4.1 Fep 2007-2013, esempi di interventi ammissibili.

I Piani di Sviluppo Locale sono delle strategie globali di sostegno allo sviluppo sostenibile per aiutare le comunità e le zone di pesca a creare nuove fonti di reddito ed elevare la qualità della vita. Analizziamo le azioni realizzabili grazie alla misura 4.1 del Fep e, a titolo di esempio, gli interventi ammissibili.

  • Mantenere la prosperità economica delle zone di pesca ed aggiungere valore ai prodotti della pesca e acquacoltura:
    infrastrutture per la vendita diretta di produzioni ittiche;
    commercializzazione integrata di prodotti ittici, agricoli, turistici ed artigianali;
    valorizzazione dei prodotti e del territorio attraverso la certificazione dei processi produttivi.
  • Incrementare l’occupazione nelle aree di pesca:
    recupero e adeguamento di strutture dedicate all’attività di pesca e acquacoltura per lo sviluppo di strutture ricettive extra alberghiere;
    adeguamento di imbarcazioni per l’attività di pescaturismo;
    realizzazione di mezzi navali per visite guidate;
    promozione dell’offerta ricettiva, ricreativa e culturale del territorio;
    realizzazione di materiale illustrativo e promozionale;
  • Promuovere la qualità dell’ambiente costiero:
    azioni di valorizzazione dell’ambiente e delle risorse costiere, anche con finalità turistica, sportiva e ricreativa;
    recupero e potenziamento del settore pesca se danneggiato da calamità naturali o industriali;
    iniziative di educazione all’ambiente marino ed alimentare;
  • Promuovere la cooperazione nazionale e transnazionale tra gruppi delle zone di pesca:
    azioni di scambio di esperienze finalizzate alla cooperazione nazionale e transnazionale;
    visite guidate e tirocini verso altre zone di pesca;
  • Acquisire competenze e agevolare la preparazione e l’attuazione di una strategia disviluppo locale:
    iniziative volte a stabilire la comunicazione, favorire lo sviluppo di rapporti difiducia, motivare, rafforzare le capacità all’interno del gruppo e dellacomunità della zona di interesse;
  • Promuovere il miglioramento delle competenze professionali:
    organizzazione di percorsi di orientamento lavorativo;
    organizzazione di corsi di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo;

Priorità nella valutazione dei Piani di Sviluppo Locale FEP

Il GAC sono invitati a proporre una strategia di sviluppo locale basata su un approccio dal basso verso l’alto che garantisca un approccio multisettoriale basato sull’interazione tra operatori e soggetti attivi nel settore della pesca e di altri settori dell’economia locale.
Particolare attenzione viene attribuita al miglioramento delle competenze degli operatori economici delle zone di pesca nonché a processi di sviluppo capaci di rendere maggiormente competitivo il tessuto economico e produttivo delle aree interessate.

I Piani di Sviluppo Fep vanno presentati entro il 19 marzo 2012!

Le candidature alle procedure di selezione e cofinanziamento dei 5 Gruppi diAzione Costiera e dei relativi Piani di Sviluppo Locale, vanno inoltrati entro il 19 marzo 2012 agli Uffici del Referente regionale dell’Autorità di Gestione (RAdG) del FEP Campania 2007/2013 c/o la RegioneCampania – Area Generale di Coordinamento, Sviluppo Attività Settore Primario, Settoreper il Piano Forestale Generale – Via G. Porzio, Isola A6 del Centro Direzionale di Napoli -80143 Napoli.

Documentazione da scaricare

Dettaglio delle aree di potenziale attuazione dei Piani di Sviluppo Locale Fep, misura 4.1

  1. Sito di interessenazionale LitoraleDomitio-flegreo: Comuni di Castel Volturno, Cellole, Mondragone, Sessa Aurunca;
  2. Parco regionale flegreo– Area Marina protetta Baia: Comuni di Pozzuoli, Monte di Procida, Bacoli;
  3. Area Marina protetta Regno di Nettuto – Isola di Capri: Comuni di Lacco Ameno, Barano d’Ischia, Forio, Serrara Fontana, Casamicciola, Ischia e Procida, Capri, Anacapri;
  4. Area Marina protetta Punta Campanella – Parco Regionale dei Monti Lattari: Comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, S.Agnello, Sorrento e Massa Lubrense, Positano, Praiano, Furore, Conca deiMarini, Amalfi, Atrani, Ravello, Minori, Maiori, Cetara, Vietri sul mare;
  5. Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano -Area Marina protetta Punta Licosa- Area Marina protetta Costa degli Infreschi: Comuni di Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Camerota, SanGiovanni a Piro, Santa Marina, Ispani,Vibonati, Sapri.

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