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E’ stato pubblicato il decreto ministeriale 23 ottobre 2013 che definisce le modalità di attuazione al di credito di imposta rivolto alle imprese per l’assunzione, a tempo indeterminato, di personale da impiegare in attività di Ricerca e Sviluppo (R&S). Il provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico rende quasi del tutto operativo il credito d’imposta introdotto con il Decreto Sviluppo 2012 (decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134).

Va subito chiarito che per consentire l’accesso al credito d’imposta occorrerà attendere l’espletamento di una procedura competitiva per l’affidamento della piattaforma informatica necessaria per la gestione procedure di ricezione delle domande, istruttoria ed erogazione dei contributi. Occorre altresì attendere l’adozione, ad iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico (Mi.S.E.) di un apposito decreto direttoriale col quale saranno definiti i contenuti della domanda di accesso all’agevolazione e rese note le procedure per la presentazione da parte delle start-up innovative e degli incubatori certificati.

Beneficiari del credito d’imposta

Sono ammissibili alla fruizione del credito di imposta tutte le imprese, di qualsiasi forma e dimensione nonché le start-up innovative e gli incubatori d’impresa certificati.

Condizioni di accesso ed ammontare delle agevolazioni erogabili

E’ agevolabile il costo aziendale relativo alle assunzioni a tempo indeterminato nonché le trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, sostenuti per i primi 12 mesi decorrenti dalla data dell’assunzione di:

  • personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito presso una università italiana o estera se riconosciuto equipollente in base alla legislazione vigente in materia;
  • personale in possesso di laurea magistrale in discipline in ambito tecnico o scientifico purché impiegato in attività di Ricerca e Sviluppo;
  • per le imprese start-up innovative e per gli incubatori certificati di imprese è agevolabile anche il costo aziendale relativo alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate mediante contratto di apprendistato.

Per “costo aziendale” si intende il costo salariale  effettivamente sostenuto dall’impresa in relazione ai contratti di lavoro a tempo indeterminato stipulati e, cioè: la retribuzione lorda, prima delle imposte; i contributi obbligatori, quali gli oneri previdenziali e i contributi assistenziali obbligatori per legge.

Con riferimento all’anno 2012 è agevolabile il costo aziendale sostenuto per le assunzioni o trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate a partire dal 26 giugno 2012.
Per gli anni successivi sono agevolabili i costi sostenuti per le medesime finalità dal 1° gennaio di ciascun anno.

I soggetti richiedenti, indipendentemente dal numero delle assunzioni a tempo indeterminato di personale con le caratteristiche di cui sopra, possono fruire del contributo per un ammontare massimo, per ciascun anno, pari a 200 mila euro. Non rileva l’importo del singolo contratto. Il contributo sotto forma di credito d’imposta è pari al 35% dei costi aziendali.

Alle imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di collegio sindacale è altresì concesso credito di imposta, pari alle spese sostenute e documentate per l’attività di certificazione contabile, pari ad 5.000 euro e, comunque, computabile al tetto massimo pari a 200.000 euro per ciascun anno sopra indicato per le assunzioni.

Il credito d’imposta viene indicato dall’impresa nella propria dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nel corso del quale il beneficio è maturato. Il contributo non concorre alla formazione del reddito, può essere utilizzato solo a fini compensativi.

Documenti da scaricare

  • Decreto ministeriale 23 ottobre 2013, attuazione al credito di imposta alle imprese per l’assunzione a tempo indeterminato di personale impiegato in attività di Ricerca e Sviluppo.


			

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