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Con il decreto dirigenziale del 22 novembre 2012, n. 149, la Regione Campania ha adottato il bando che permette ai Comuni di accedere a finanziamenti per realizzare progetti finalizzati all’erogazione di servizi legati alla prevenzione e contrasto ai reati di usura ed estorsione.

Possono presentare istanza di contributo:

  • raggruppamenti di Comuni associati attraverso apposita convenzione purché raggiungano popolazione complessiva pari o superiore a 20 mila abitanti;
  • Unioni di comuni purché con popolazione complessiva pari o superiore a 20 mila abitanti;
  • Comunità Montane purché con popolazione complessiva pari o superiore a 20 mila abitanti;
  • Comuni con popolazione pari o superiore a 20.000 abitanti;

I comuni con popolazione pari o superiore a 100.000 abitanti possono presentare più di un progetto purché i servizi per i quali si chiede il sostegno siano programmati su ambiti territoriali diversi e/o laddove istituite su circoscrizioni amministrative diverse.

Per beneficiare dei contributi regionali, gli interessati devono avvalersi di organismi iscritti negli elenchi provinciali delle associazioni e delle fondazioni antiracket ed antiusura, tenuti presso le Prefetture.

Attività e spese ammissibili

Le proposte progettuali devono prevedere la programmazione di servizi di tutela della vittima nella fase della denuncia, dell’iter processuale, misure di sostegno previste dalle normative antiracket ed antiusura, processi di inserimento nell’attività economica.
Le proposte progettuali possono essere riferite la realizzazione di un’attività di prevenzione basata sull’informazione e sull’educazione all’uso responsabile del denaro, la realizzazione di una mappatura dell’esistente con riguardo alla fenomenologia dell’estorsione e dell’usura, sia per aree geografiche che per categorie socioeconomiche, al fine di pervenire alla formulazione di un quadro recante l’entità e la configurazione concreta di tali reati;

Sono ammissibili a contributo le spese per:

  • Costi di gestione e funzionamento, fitto sedi, mobili d’ufficio, macchine d’ufficio, utenze elettriche e telefoniche, servizi di pulizia;
  • Spese personale per progettazione e ideazione, coordinatore di progetto, operatori di primo contatto (Sociologo, Psicologo), operatore informatico, avvocato, commercialista;
  • Materiali di consumo, materiali tipografici (stampe, manifesti), spese trasferte (carburante, pedaggi etc.), cancelleria;
  • Incontri e seminari, attività di sensibilizzazione, aiuto vittime criminalità, fideiussioni.

Ammontare del contributo erogabile

Il contributo regionale assegnato a ciascun progetto è pari al 70% delle spese totali e comunque entro un massimo finanziabile pari ad euro 40.000,00.
I Comuni proponenti devono disporre un co-finanziamento dei progetti nella misura del 30% del costo totale del progetto. A tanto si può provvedere sia attraverso risorse finanziarie che attraverso la valorizzazione di beni e servizi o personale, messi a disposizione del progetto.

Le domande devono essere presentate entro il 25 gennaio 2012.

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