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Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di start-up, nuove imprese e l’attività dei liberi professionisti nelle regioni del Mezzogiorno.
Con il Decreto Rilancio (decreto legge 19 maggio 2020, n. 24) la misura Resto al Sud! è stata ulteriormente potenziata.

Le risorse finanziarie ammontano a 1,2 miliardi.

Resto al Sud! promuove la nascita di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. E’ rivolta a giovani imprenditori di età compresa tra i 18 ed i 46 anni.

Resto al Sud 2020: chi sono i beneficiari?

Possono candidare i progetti d’impresa i giovani di età compresa tra i 18 ed i 46 anni, in forma di ditta individuale o società, anche cooperative.
In particolare:

  • le società possono essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti anagrafici predetti, a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela con alcuno dei soggetti richiedenti;
  • le persone fisiche beneficiarie delle agevolazioni, non dovranno essere titolari di rapporti di lavoro a tempo indeterminato a pena di decadenza.

Resto al Sud 2020: finanziamenti agevolati per i liberi professionisti

Le agevolazioni sono concesse anche ai liberi professionisti (sia in forma individuale che società di professionisti) purché non siano titolari di partita I.V.A. nei 12 mesi antecedenti la domanda di finanziamento per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

Resto al Sud 2020: il contributo a fondo perduto ed il finanziamento agevolato

Le agevolazioni erogabili possono raggiungere i seguenti importi:

Ditte individuali: finanziamento fino a 50.000 euro.
Società: finanziamento fino a 50.000 euro per ciascun socio, fino al limite massimo complessivo di 200.000 euro.

Il finanziamento erogabile è così composto:

  • contributo a fondo perduto nella misura del 35%;
  • finanziamento bancario a tasso zero fino al 65% delle spese ammissibili, della durata di 8 anni, assistito da un ulteriore contributo in conto interessi a fondo perduto (l’elenco delle banche aderenti all’iniziativa lo trovi alla voce “documenti da scaricare” in fondo all’articolo).

L’operazione può essere assistita dalla garanzia pubblica del Fondo di Garanzia delle P.M.I. a copertura dell’80% dell’importo del finanziamento bancario erogabile.

Resto al Sud 2020: quali spese sono finanziabili?

Sono coperte dalle agevolazioni le spese necessarie alle finalità dell’investimento sostenute dal beneficiario per l’acquisto di beni e servizi per le seguenti categorie:

  • opere edili, nel limite massimo del 30% del programma di spesa;
  • macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici e servizi I.T.C. connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti; utenze e canoni di locazione per gli immobili, acquisizioni di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

I contributi erogati non possono essere utilizzati per sostenere spese notarili, il pagamento di imposte sugli acquisti eseguiti (I.V.A.) e tasse.

Resto al Sud 2020 e Decreto Rilancio: come ottenere l’ulteriore contributo a fondo perduto?

L’art. 245 del Decreto Rilancio prevede, per le imprese che hanno già avuto accesso alle agevolazioni di Resto al Sud, un ulteriore contributo a fondo perduto:

  • 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale;
  • 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societaria

É possibile ricevere l’ulteriore contributo a fondo perduto a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola col pagamento delle rate del finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa.

Inoltre, con la conversione in legge del Decreto Rilancio è stato introdotto l’art. 245 bis che prevede ulteriori novità. In particolare:

  • per le ditte individuali il massimale di spesa è elevato a 60.000 euro;
  • per tutte le iniziative imprenditoriali, il contributo a fondo perduto è stato elevato al 50% delle spese ammissibili mentre, l’ulteriore 50% è coperto dal finanziamento bancario agevolato.

Resto al Sud 2020: come presentare la domanda di finanziamento?

Le domande devono essere inviate esclusivamente mediante la piattaforma web di Invitalia.