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Bisogna attendere la registrazione della Corte dei Conti ma la riforma degli incentivi alle imprese, completata con il decreto interministeriale 8 marzo 2013 a firma dei ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, è ormai operativa. Il provvedimento introduce numerose misure di semplificazione nell’accesso agli incentivi per le imprese stimolando la realizzazione di interventi che abbiano carattere di innovatività, favoriscano la crescita dell’occupazione e la competitività anche internazionale della aziende.

Il decreto interministeriale disciplina il funzionamento del Fondo per la Crescita Sostenibile, introdotto dal decreto Sviluppo dello scorso giugno, dotato di ben 600 milioni di euro. Subito dopo la registrazione del decreto dell’8 marzo da parte della Corte dei Conti, c’è da aspettarsi la pubblicazione dei primi bandi per presentare proposte di progetto e beneficiare delle risorse stanziate.

4 le linee di intervento del Fondo:

  • Interventi per ricerca e sviluppo;
  • Interventi per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese;
  • Interventi per l’internazionalizzazione delle imprese;
  • Interventi per progetti speciali.

Cerchiamo di comprendere, analiticamente, le caratteristiche di ogni linea d’intervento.

Interventi per ricerca e sviluppo

Verranno finanziati progetti orientati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi; al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti nei settori dell’ICT, nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazioni e trasformazioni avanzate, spazio.
I progetti dovranno essere realizzati, necessariamente, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete (contratto di rete per la ricerca e sviluppo), coinvolgendo Università, centri ed organismi di ricerca pubblici e privati italiani e/o stranieri.

Interventi per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese

Il Fondo per lo sviluppo sostenibile interverrà per finanziare i progetti in grado di incrementare la produttività e l’innovatività in settori che necessitano di un riposizionamento competitivo e riqualificazione dei sistemi di produzione e dei relativi prodotti.
In particolare, che siano in grando di potenziare la produttività nelle aree territoriali depresse con particolare riferimento alle Regioni del Mezzogiorno ed a quelle aree del Paese che versano in una situazione di crisi industriale complessa.

Interventi per l’internazionalizzazione delle imprese

Il Fondo, attraverso forme di raccordo con L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese (ICE), sosterrà programmi realizzati da imprese che siano volti a sviluppare piattaforme di e-commerce e di frinchising per le PMI, diffondere e tutelare il made in Italy nei mercati esteri, partecipare a menifestazioni, gare, fiere internazionali per la promozione delle eccellenze produttive italiane.
Anche in questo caso è opportuno ricorrere allo strumento del contratto di rete coinvolgendo in modo significativo le piccole e medie imprese.

Interventi per progetti speciali

I progetti speciali sono quei programmi che interesseranno aree strategiche del Paese di elevato interesse tecnologico e produttivo.
I progetti dovranno garantire la creazione di nuova occupazione e la salvaguardia di quella esistente e diretti a riqualificare le aree interessate dal punto di vista competitivo e dell’innovatività.

Come si accede al Fondo per la crescita sostenibile?

Gli interventi previsti dal decreto ministeriale 8 marzo 2013 verranno attuati con bandi e direttive pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico.
I primi bandi verranno pubblicati solo dopo la registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti!

Essi prevederanno l’ammontare delle risorse destinate a ciascun intervento, i requisiti di accesso dei beneficiari, le condizioni di ammissibilità e presentazione delle proposte di progetto, i termini di presentazione delle domande.

Normalmente le risorse verranno assegnate  con procedure di tipo negoziale salvo il ricorso a procedure valutative. In quest’ultimo caso il decreto impone di prevedere specifiche riserve di risorse a favore esclusivo delle micro, piccole e medie imprese e reti d’imprese.

Quali forme di aiuti verranno concessi?

Sono previste, prevalentemente, forme di finanziamento agevolato: contributi in conto impianto, controbuti in conto capitale, diretti alla spesa, in conto interessi, concessioni di garanzie sul credito, partecipazioni al capitale di rischio, bonus fiscali.
La misura degli aiuti verrà fissata nei bandi e direttive di attuazione degli interventi.