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E’ stata pubblicata la circolare Inps n. 48 del 28 marzo 2013 con cui vengono definite le modalità di accesso a contributi (voucher) per l’acquisto di servizi di baby sitting da parte delle madri lavoratrici. Una misura introdotta con l’entrata in vigore della legge 28 giugno 2012, n. 92 di riforma del mercato del lavoro.

In buona sostanza la circolare Inps n. 48 indica i requisiti di accesso ad un contributo pari a 300 euro per un massimo di 6 mesi, spendibile negli 11 mesi successivi al termine di congedo di maternità. Per un contributo complessivo che può raggiungere 1800 euro.

Contributo, erogato sottoforma di voucher, spendibile per l’acquisto di servizi di baby sitting oppure usufruire di servizi per l’infanzia presso strutture pubbliche e private.

Chi può richiedere il voucher?

Al beneficio possono accedere esclusivamente le madri, anche adottive o affidatarie, per bambini già nati e che siano iscritte al regime previdenziale di gestione separata. Oppure le madri, iscritte al regime di gestione separata, per le quali presumibilmente il parto avverà entro 4 mesi dalla scadenza del bando Inps, che è in corso di pubblicazione.

Potranno accedere anche le donne libere professioniste mentre il beneficio non è esteso alle: coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane, imprenditrici del settore commerciale, imprenditrici agricole a titolo principale, pescatrici autonome.

A quanto ammonta il contributo?

L’importo del contributo è di 300,00 euro mensili, erogato per un periodo massimo di sei mesi.
Le lavoratrici part-time potranno fruire del contributo in misura riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa.
Mentre lavoratrici iscritte alla gestione separata possono usufruire del contributo per un periodo massimo di tre mesi.

Come accedere al contributo?

Per accedere al contributo le lavoratrici devono presentare domanda telematica all’INPS entro un termine indicato in un bando di futura pubblicazione.
La graduatoria è definita tenendo conto dell’ISEE.

I voucher, per l’importo riconosciuto, verranno ritirati dalla madre lavoratrice presso la sede provinciale INPS territorialmente competente individuata in base alla residenza o al domicilio temporaneo.