Fondazione con il Sud, premi per 7 milioni per la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata.

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La Fondazione con il Sud, torna a pubblicare il bando dedicato alla valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Con l’edizione del 2016 la Fondazione, in collaborazione con Fondazione Peppino Vismara, mette a disposizione delle organizzazioni del terzo settore assegnatarie di beni confiscati 7 milioni di euro.

Le proposte di progetto devono essere presentate entro le ore 13.00 del 15 febbraio 2017 e dovranno essere tese all’avviso di nuove attività di economia sociale o per il rafforzamento di iniziative economiche esistenti, attraverso l’impiego e la valorizzazione di beni confiscati già assegnati, privi di ipoteche o altri vincoli.

A chi è rivolto il bando?

Il bando è indirizzato ai partenariati tra almeno tre o più soggetti, operanti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione ed implementazione del progetto. Ogni partnership individua un “soggetto responsabile”, che si occuperà di coordinare i rapporti tra i diversi soggetti del partenariato con la Fondazione, anche ai fini della rendicontazione.

Progetti ammessi
  1. avvio di nuove attività di imprenditorialità sociale basate sull’utilizzo di beni confiscati di nuova o recente assegnazione, privi di ipoteche o altri vincoli, da parte di enti del Terzo Settore con consolidata esperienza nello specifico settore di intervento proposto.
    La Fondazione sosterrà iniziative che possano incidere significativamente sul tessuto socio-economico di ciascuna comunità, anche in termini di utilità sociale (inserimento lavorativo di persone svantaggiate; incremento dell’occupazione giovanile; creazione di un’impresa sociale; integrazione culturale di minoranze o gruppi fragili; ecc.);
  2. sostegno a enti del terzo settore finalizzato a potenziare la gestione, la valorizzazione e la fruizione dei
    beni confiscati già assegnati, privi di ipoteche o altri vincoli, ed effettivamente riutilizzati. Sono ammessi progetti tesi al rafforzamento e all’ampliamento di attività economiche già avviate, volte a un più efficace e articolato riutilizzo del bene immobile confiscato, in un’ottica di sviluppo sostenibile della comunità di riferimento.

Gli interventi dovranno essere realizzati su beni svincolati e provvisti delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti pubblici preposti (Sovrintendenza dei Beni Culturali, Comuni, ecc.). Le autorizzazioni dovranno essere rilasciate dagli enti preposti entro 6 mesi dalla data di comunicazione dell’approvazione della proposta da parte della Fondazione, al termine dei quali il contributo sarà da considerarsi revocato.

Termini e modalità di presentazione delle domande

Le proposte di progetto devono essere compilate e inviate esclusivamente on line, entro le ore 13:00 del 15 febbraio 2017, attraverso la piattaforma Igrant messa a disposizione dalla Fondazione.

Documenti da scaricare