10 milioni euro per servizi innovativi nel turismo.

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La Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del bilancio di previsione per l’anno 2010, nel quale è iscritto il Centro di responsabilità n. 17 «Sviluppo e competitività del turismo», ha definito le modalità di utilizzo dei fondi stanziati, pari a 10 milioni di euro, per il potenziamento e il sostegno della realizzazione e diffusione dei servizi innovativi in favore dell’utenza turistica organizzati e gestiti dagli Enti pubblici territoriali, anche in forma associata.

Tali servizi, aventi carattere di replicabilità nei diversi contesti territoriali, sono utili a sviluppare un sistema di offerta turistica armonizzata nelle diverse parti del territorio nazionale.
In particolare, le tipologie di servizi, per cui Comuni ed Enti pubblici potranno richiedere il cofinanziamento dello Stato, sono prioritariamente le seguenti:

  • Servizi di informazione al turista (ad esempio segnaletica, service point tourist, informazioni sulle attrazioni turistiche, itinerari turistici, ecc.);
  • Servizi di assistenza al turista quali:
    Centrali di informazione e prenotazione dell’offerta turistica (centralino telefonico, sito web, ecc.);
    Formazione specializzata per il personale a contatto con il turista (Polizia turistica, operatori turistici, ecc.);
  • Servizi di fruizione dell’offerta turistica (ad esempio integrazione dei trasporti mediante reti di collegamento dedicate verso le destinazioni turistiche, card integrate anche a carattere interregionale, applicazioni tecnologiche per gli itinerari del territorio, interventi per l’accessibilità della destinazione, ecc.);
  • Servizi attuativi di politiche sociali e sostenibili a favore di nuclei famigliari a basso reddito, dei giovani, degli anziani e dei soggetti diversamente abili;
  • Servizi facilmente replicabili in altri contesti territoriali idonei a promuovere servizi innovativi e che perseguano obiettivi generali e di sistema.

Le risorse a disposizione sono così ripartite:

  • Una quota di almeno 7 milioni di euro per il cofinanziamento dei nuovi progetti;
  • La residua quota, fino al massimo di 3 milioni di euro per il cofinanziamento di progetti già realizzati, valutati positivamente e congruenti con le finalità del decreto in questione, e per i quali diversi Comuni ed altri Enti pubblici territoriali formulino apposita domanda di cofinanziamento ai fini della realizzazione del medesimo progetto nei loro territori.

L’entità del contributo dello Stato non potrà comunque eccedere il 50% della quota finanziaria dell’Ente pubblico territoriale responsabile per l’attuazione del progetto e non potrà essere superiore, per ciascun progetto, a 700 mila euro.